Prima di chiedere rispetto bisogna darlo ed i colleghi che hanno deciso di fare ricorso siano essi di Roma, di Torino o di Mestre meritano il rispetto di tutti.

La scelta di fare un ricorso è impegnativa, vero che partecipare ai concorsi costa ma se ci sono degli effetti economici per i partecipanti non è colpa loro.

Ogni concorso ha sempre e solo un responsabile e nessun altro.

Leggo che molti colleghi se la prendono con i ricorsisti, e anche il giornale LepubblicaFare un ricorso vuol dire andare contro l'ignoto e non sapere se vinci, se perdi, se avrai ulteriori speseRepubblica di Torino ci dedica un articolo e un video, (Video1/ Le voci dei delusi davanti alle Molinette).

Il fatto è che se i colleghi ottengono ragione o meno l'effetto verso i concorsi futuri sarà di avere una maggiore serietà da parte delle ASL che li organizzano.

Tanti i colleghi che si sono trovati a dover disdire la prenotazione e il viaggio ed hanno avuto una perdità economica, hanno ragione ad essere arrabbiati, ma hanno torto a prendersela con i colleghi che hanno fatto ricorso.

 

 

 

 La repubblica presenta un video con un collega a Torino ed il gruppo spontaneo di protesta che si è creato era basito per la situazione.

http://video.repubblica.it/edizione/torino/torino-la-protesta-degli-infermieri-per-il-concorso-sospeso-dal-tar/275408/275970 

Un concorso ha sempre e solo un responsabile di tutto ed è il presidente della commissione, se mi sbaglio scrivetelo sotto.

Per esempio, faccio degli step:

-c'è una prova di concorso,

-un partecipante vuole fare un ricorso e ne ha diritto,

-deve esserci un tempo ragionevole per arrivare alla prova successiva.

Nel mezzo ci possono essere tutti i ricorsi che si vuole e probabilmente ci sono stati tantissimi concorsi che ne hanno avuti, ma non hanno avuto ritardi e polemiche inutili, perchè fra le varie prove c'era un tempo sufficiente per i ricorsi.

Chi non ha considerato il diritto di un singolo partecipante di fare un ricorso è colui che ha sbagliato ed è colui che ha causato i disagi.

Non può essere il collega che si mette in gioco e fa ricorso che sbaglia, doveva esserci tempo a sufficienza fra le date, invece per presunzione, hanno messo una data vicino all'altra.

Indipendentemente che vincano o meno, i colleghi si sono messi in gioco e anche se non volevano ci hanno messo veramente messo la faccia, perchè gli stessi siti delle ASL li hanno messi online come se ci dovesse essere una "gogna mediatica" ad aspettarli perchè i cattivi della situazione.

Quindi scusate se vado contro corrente ma hanno tutto il mio rispetto e spero anche il vostro.

 

Roma, Torino, ricorso, Mestre