logo gestoMilano, 05/09/2016- Il gruppo GESTO (Gruppo di Esperti in Stomaterapia) è una iniziativa innovativa, che vede lavorare insieme, in maniera volontaria e appassioanta, 48 infermieri stomaterapisti su tutto il territorio Italiano, con l’obiettivo di sviluppare progetti che aiutino a migliorare i servizi erogati e la qualità della vita delle persone portatrici di stomia.

Gesto ha già inziato i suoi lavori nelle regioni del Nord Italia, dove è composto da 21 infermieri esperti in stomaterapia provenienti da diverse Aziende Sanitarie e Ospedaliere delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguri, e dove lavora per sensibilizzare sull’importanza delle conoscenze specialistiche e dell’assistenza specializzata e personalizzata al paziente stomizzato e ai suoi familiari.

In Italia ci sono più di 70.000persone portatrici di stomia, delle quali oltre 33.000 solo nelle regioni del Nord Italia. Un collettivo molto importante nel nostro Paese anche se, per diverse ragioni, purtroppo poco conosciuto. Si pensi inoltre che queste sono cifre sottostimate, alle si aggiungono circa 17.000 pazienti nuovi ogni anno, e che la tendenza è all’aumento per l’invecchiamento della popolazione italiana.

La stomia intestinale o urinaria è il risultato di un intervento chirurgico mediante il quale si crea un'apertura sulla parete addominale per mettere in comunicazione l’apparato intestinale o quello urinario con l'esterno, un’operazione che rappresenta, in molti casi, l’unico modo per sopravvivere ad una grave patologia o ad un incidente, ma che altera notevolmente la qualità della vita.

Allo stesso tempo, la presenza di una stomia comporta una modificazione importante dello schema corporeo e delle abitudini alterando notevolmente la qualità di vita della persona. La stomia, infatti, è sprovvista di sfintere, la persona diventa incontinente e dipendente da una sacca di raccolta delle deiezioni fecali e urinarie.

Queste persone si trovano, pertanto, ad affrontare una serie di problematiche legate in primis alla gestione della stomia e del dispositivo di raccolta delle feci o delle urine, nonché alla trasformazione dell’aspetto fisico, condizioni che fanno sì che l’assistenza specifica di cui hanno bisogno non sia solo di natura tecnico-infermieristica, ma anche di tipo relazionale, psicologica e sociale.

Le attività del gruppo GESTO programmate per i prossimi mesi saranno volte a rafforzare le relazioni con l'amministrazione pubblica e le istituzioni nell’ambito dell’esercizio della professione infermieristica, facilitare la collaborazione con le associazioni di pazienti e sviluppare progetti formativi e divulgativi.

«Il ruolo dell’infermiere esperto si è evoluto nel tempo con la formazione specialistica universitaria ed è necessario un riconoscimento formale delle competenze avanzate» chiarisce Edoardo Giorato, Referente Organizzativo dell’Ambulatorio Stomizzati dell’Azienda Ospedaliera di Padova e Vice Direttore del Master in "Assistenza al paziente stomizzato e incontinente" dell’Università degli Studi di Padova.

Inoltre, studi scientifici mostrano gli impatti positivi prodotti da un’assistenza infermieristica specializzata in stomaterapia sugli indicatori che misurano gli aspetti di qualità di vita.

«Le conoscenze specializzate dello stomaterapista permettono di migliorare l'utilizzo delle risorse, ridurre i tempi di degenza e i costi sanitari. Facciamo consulenza in tutti i reparti e partecipiamo alla gara per prodotti per stomia» spiega Giovanna Bosio, dell AOU S.G. Battista di Torino.

Inoltre, le analisi costi efficacia realizzate dimostrano che l’esistenza di un centro specializzato nella cura delle stomie aumenta l’efficienza e riduce i costi sanitari.

Lo stomaterapista è l’infemiere esperto che conosce il percorso diagnostico terapeutico e garantisce la corretta assistenza alla persona candidata al confezionamento della stomia e ai suoi familiari. Prende in carico il paziente e lo accompagna in un percorso sanitario delicato, orientato al ritrovamento dell’equilibrio fisico ed emotivo e al recupero dell’autonomia, per favorire il suo reinserimento nel contesto sociale e lavorativo.

Il suo compito è quello di offrire una consulenza ad hoc, tenendo in considerazione la situazione generale, la causa organica della lesione, i fattori locali, la cronicità e il dolore, il linguaggio, i rapporti sociali e la sfiducia che spesso accompagna la persona portatrice di una stomia, e intervenendo nei tre momenti essenziali della sua vita:

  1. Fase pre-operatoria: colloquio informativo e disegno pre-operatorio della stomia.

  2. Fase post-operatoria (valutazione dello stoma, stoma care e programma di educazione terapeutica).

  3. Riabilitazione e follow up.

“Ad oggi non esiste un registro nazionale delle persone portatrici di stomia; da un censimento parziale effettuato nel 2004 gli stomizzati in Italia risultavano essere circa 72.000 ma il numero in questi anni è decisamente cresciuto in maniera esponenziale.”, Senato della Repubblica, http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/951046/index.html, ultimo accesso 2016/11/03.

Fais, La qualità dei dispositivi medici, le paure e le aspettative degli italiani, http://www.fais.info/wp-content/uploads/2013/04/Documento-Nazionale-FAIS-1.pdf, ultimo accesso, 18/05/2016.

Cristina Coca et al., “The Impact of Specialty Practice Nursing Care on Health-Related Quality of Life in Persons With Ostomies”, Journal of Wound, Ostomy, and Continence Nursing, WOCN, 03/2015; 42(3).

Silvina Cancio López et al., Estudio Coste-Efectividad de la Atención Especializada en Ostomía, http://www.consejogeneralenfermeria.org/docs_revista/EstudioOstomias.pdf, ultimo acceso 15/03/2016.

 

I membri del gruppo

Infermiere/a

 

AO/ASL

 

Provincia

Enzo Federico

 

Azienda Sanitaria Universitaria di Trieste

 

Trieste

Michele Barro

 

ASL TV

 

Treviso

Alessandra Giacetti

 

ULSS 12

 

Venezia

Viviana Tantolo

 

Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine

 

Udine

Edoardo Giorato

 

AO Padova

 

Padova

Lidia Biondani

 

Ospedale Policlinico Giambattista Rossi AOU Integrata di Verona

 

Verona

Lucia Mensi

 

ASL 3 Genovese

 

Genova

Ana Sandra Zacarias

 

IRCSS AO S. Martino IST

 

Genova

Lorenza Manganini

 

ASST Fatebenefratelli Sacco

 

Milano

Patrizia Mamone

 

Ospedale S. Raffaele

 

Milano

Cristina Serra

 

Ospedale E. Bassini ASST Nord Milano

 

Milano

Viviana Melis

 

ASST Papa Giovanni XXIII

 

Bergamo

Michele Camerini

 

ASST di Pavia, Ospedale Civile di Voghera

 

Pavia

Enza Picaro

 

ASST Azienda Sette Laghi

 

Varese

Raffaella Cavallazzi

 

Ospedale Unico Plurisede ASL VCO

 

Verbano Cusio Ossola

Elisabetta Laganà

 

Ospedale Martini Asl To 1

 

Torino

Giovanna Bosio

 

AOU S.G. Battista

 

Torino

Gianluca Manna

 

IRCCS Candiolo

 

Torino

Gianfranco Coppa Boli

 

Ospedale poliambulatorio ASL TO4 Ivrea

 

Torino

Maria Russo

 

AOU S. Luigi

 

Torino


Segreteria Gesto

Presso Silvia Meiattini – Kailani

E-mail: smeiattini@kailani.es

Telefono: 06 948 01 400

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