L'approccio al morente è uno dei momenti più difficili nelle professioni sanitarie, la SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva) nel 2006 ha elaborato un documento dal titolo "Le cure di fine vita e l’Anestesista-Rianimatore: Raccomandazioni SIAARTI per l’approccio al malato morente".
La commissione di bioetica nel documento analizza e orienta le scelte e le decisioni che il medico deve prendere per un approccio terapeutico corretto nell'l'analgesia e la sedazione del malato terminale...
Tratto dalle raccomandazioni 5033 MAS/Linee Guida:
...La scelta di passare da un approccio mirato alla guarigione di una malattia o alla risoluzione di un evento acuto ad uno di tipo palliativo, tendente cioè al trattamento sintomatico e alla qualità della vita residua, rappresenta una delle decisioni più complesse da assumere e condividere per qualsiasi medico...
Le ragioni per una limitazione dei trattamenti intensivi sono di tre ordini:
— impossibilità del trattamento a perseguire l’obiettivo per cui è attuato;
— constatazione del fallimento di un trattamento dopo un periodo di prova per verificarne l’efficacia;
— rifiuto da parte del malato cosciente di un determinato trattamento o rispetto di dichiarazioni anticipate
Il documenta affronta numerose tematiche fra cui anche la comunicazione con il paziente e i familiari, dal punto di vista del fine di vita viene analizzata ed approfondita la sedazione al termine della vita o sedazione palliativa (ST/SP) è una procedura comune nella cura delle fasi finali dei malati morenti, resa necessaria dalla progressiva refrattarietà dei sintomi.
In accordo con i documenti di consenso rinvenibili nella letteratura internazionale la sedazione e l’analgesia in TI devono ispirarsi ai seguenti principi generali:
— il controllo del dolore e della sofferenza costituiscono un elemento fondamentale del trattamento di tutti i malati in condizioni critiche e non vanno applicati solo a quelli in fase terminale;
— le cure palliative in TI differiscono da quelle praticate in altri settori perché il processo del morire tende ad essere più drammatico ed il tempo intercorrente fra la limitazione dei trattamenti e la morte è più breve;
— gli obiettivi delle cure palliative in TI sono:
1) il rispetto delle volontà attuali o pregresse del malato;
2) il controllo del dolore, della sofferenza dell’ansia, dell’agitazione, del delirium e della dispnea;
3) il supporto psicologico e spirituale al malato e ai suoi congiunti;
Le raccomandazioni 5033 MAS/Linee Guida, sono un documento complesso di 21 pagine realizzato nel 2006 ma oggi come ieri molto attuale perchè mette al centro il paziente anzi l'uomo, in un momento importante della vita.
La SIIARTI ha numerosi altri documenti scaricabili dal sito (LINK)