Il libro è online da qualche anno e per caso ho avuto modo di trovarlo nell'immensità del web e lo consiglio.
L'ebook racconta di una sanità che non dovrebbe essere e che davanti ad uno dei momenti più importanti della vita, come la morte, vede una serie di azioni continue da parte degli operatori sanitari che riflettono quella brutta frase, tanto ormai...
Azioni e parole che oggi diremmo in un tecnicismo non appropriate, la morte che sia per vecchiaia o per malattia è uno dei momenti più importanti della vita sia per chi sta vivendo in prima persona il momento del trapasso ma anche per la famiglia che soffre e che dovrà modificare tutto il proprio futuro senza una persona cara.
Il libro è scritto da Anselmo Terminelli, giornalista di politica sanitaria che racconta gli ultimi giorni della moglie, la scrittice Chiara Palazzuolo.
Riporto la Sintesi iniziale del libro:
Sintesi
(Tra parentesi il paragrafo di riferimento)
Tanto ormai… è l'espressione che alcuni sanitari continuano a pronunciare con le parole e con i fatti quando si trovano davanti malati terminali. Un atteggiamento di abbandono questo che condanna il malato, negli ultimi giorni di vita, alla solitudine privandolo anche dei più elementari diritti di cittadinanza(1).
Questo accade anche in reparti di strutture sanitarie d'eccellenza, nonostante che in Italia dal 2010 sia in vigore la legge sulle cure palliative, che obbliga invece i sanitari ad attivare una serie di prestazioni per eliminare la sofferenza di questi malati, in quanto, grazie a questa legge, “ogni paziente inguaribile è curabile”(102-103).
Tanto ormai parla del caso della scrittrice Chiara Palazzolo, morta il 6 agosto 2012 al Policlinico Gemelli di Roma per un tumore al fegato, dopo un ricovero di appena due settimane. Un ricovero gestito da parte del personale sanitario in maniera negligente e inappropriata, che non ha portato nessun beneficio a Chiara né sotto il profilo clinico, né tantomeno è riuscito a rendere sereni gli ultimi giorni di vita(7).
Tanto ormai… non solo descrive queste negligenze e inappropriatezze, ma, facendo riferimento a un contesto più generale, rileva criticità strutturali e propone delle soluzioni. Tutto questo, anche per affrontare con un approccio pertinente il rapporto malato-sanitario, primo aspetto dell’assistenza percepito dal cittadino quando necessita di cure.
Il libro è un documento unico nel suo genere perchè riporta i momenti dell'ultimo ricovero con una lucidità analitica disarmanete e ci porta ad essere presenti in un momento di dolore unico e personale; penso che dovrebbe essere letto e discusso nei corsi di infermieristica perchè aiuta i giovani a comprendere che le parole e le azioni devono essere ponderate e motivate perchè l'effetto potrebbe non essere quello atteso.
Tanto ormai non c'è più niente da fare, se ti è mai scappata questa frase o l'hai pensata allora dovresti leggere l'ebook.
Tanto ormai non c'è più niente da fare, se hai sentito questa frase dai colleghi, infermieri o medici e non hai detto nulla allora leggi questo libro e potrai spiegargli il danno che stanno facendo.
Lo consiglio anche al/alla collega che crede che la vita meriti rispetto fino all'ultimo respiro, merita di non avere sofferenza inutile, merita un sorriso o uno sguardo di complicità al momento giusto e leggendo questo libro può comprendere quanto sia utile ogni tuo gesto.
Tanto ormai... è un libro tagliente come il ghiaccio che va letto e ascoltato con il cuore.
Disponibile per il download gratuito in versione stampabile e per ebook.