"L'Azienda USL di Bologna per prassi non paga e non fa recuperare gli straordinari", è quanto scrive il Nursind nel suo comunicato stampa. Questo ha fatto sì che un gruppo di infermieri si sono rifiutati di vedere calpestato un diritto basilare sugli straordinari e con l'assistenza del Nursind hanno citato l'AUSL di Bologna.
Non tutti gli infermieri sono angeli che sopportano all'infinito, così alcuni colleghi hanno dato il via al tentativo di conciliazione per avere gli straordinari pagati o recuperati.
Il CCNL Sanità è sempre stato chiaro: gli straordinari si pagano o si recuperano a richiesta del dipendente, ad eccezione per i possessori di incarichi. Eppure ci sono voluti oltre 3 anni dall'inizio del procedimento, dal 2019 al 2023 e il Nursind ha potuto diffondere il comunicato stampa della sentenza favorevole del giudice del lavoro.
L'AUSL di Bologna è la prima grande azienda sanitaria dell'Emilia-Romagna dove una sentenza del tribunale ha certificato che la regione Emilia-Romagna ha dirigenti infermieristici che non rispettano il CCNL.
Il Nursind non è l'unico sindacato dell'AUSL di Bologna, ora c'è da capire se preso atto della mancanza di rispetto del CCNL anche gli altri sindacati si muoveranno informando i propri iscritti sui loro diritti o se saranno conniventi.
Il comunicato stampa:
STRAORDINARIO NON RETRIBUITO AGLI INFERMIERI DELL’AZIENDA SANITARIA DI BOLOGNA, IL GIUDICE DEL LAVORO FA GIUSTIZIA DOPO IL RICORSO DEL NURSIND
UNA SENTENZA DEL GIUDICE DEL LAVORO STABILISCE CHE L'AZIENDA SANITARIA È TENUTA A PAGARE GLI STRAORDINARI DEGLI INFERMIERI. PER IL NURSIND UNA VITTORIA IMPORTANTE CHE RIDÀ DIGNITÀ AI PROFESSIONISTI E GRANDE SODDISFAZIONE AL SINDACATO. RODIGLIANO: “SPERIAMO CHE D'ORA IN AVANTI L'ATTEGGIAMENTO DALL'ALTRA PARTE SIA DI MAGGIOR ASCOLTO E COLLABORAZIONE”
Il Nursind, il sindacato degli infermieri, esprime grande soddisfazione per una recente decisione del Giudice del lavoro, che ha stabilito l'obbligo dell'azienda sanitaria di Bologna di pagare gli straordinari degli infermieri. Da gennaio del 2019, il sindacato aveva sollecitato la stessa azienda a regolarizzare i mancati pagamenti delle ore di lavoro svolte dagli infermieri in regime di straordinario, senza però ricevere alcuna risposta. Nonostante le diverse interlocuzioni tra i rappresentanti sindacali e i dirigenti, infatti, la questione era rimasta irrisolta. La prassi aziendale di non retribuire le ore in eccedenza degli infermieri e di non concedere nemmeno i riposi compensativi è stata così scoperchiata da questa sentenza, che ha riconosciuto il diritto degli infermieri al pagamento degli straordinari.
Non solo.
Il sindacato ha già denunciato più volte la scarsa propensione dell'Ausl bolognese ad ascoltare le istanze del Nursind, sottolineando l'importanza della determinazione degli infermieri, e dello stesso sindacato, nel far valere i propri diritti. In Nursind, quindi, non può fare altro che esprimere la propria soddisfazione per questa sentenza, arrivata soprattutto grazie ad un ricorso portato avanti dal legale del sindacato, in collaborazione con la coordinatrice regionale, Antonella Rodigliano.
“Questa sentenza del Giudice del lavoro rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti dei lavoratori -commenta proprio Rodigliano-. La prassi di non retribuire gli straordinari con argomentazioni indifendibili è una violazione dei diritti dei lavoratori e della dignità professionale degli infermieri. È incoraggiante vedere come il sistema giudiziario abbia riconosciuto il diritto degli infermieri al pagamento degli straordinari ed abbia imposto all'azienda sanitaria di rispettare la legge.
Tuttavia -prosegue la coordinatrice regionale del Nursind-, è preoccupante che il nostro sindacato abbia dovuto lottare così duramente per far valere e riconoscere i diritti degli infermieri.
L'atteggiamento adottato finora dall'azienda, che ha ignorato le nostre richieste, mostra una grave mancanza di rispetto per i lavoratori e per la legge. Speriamo che questa sentenza rappresenti un punto di svolta e che dall'altra parte ci sia d'ora in poi un atteggiamento più rispettoso nei confronti dei suoi dipendenti, oltre che più collaborativo con il Nursind. Quanto avvenuto -conclude Rodigliano- dimostra ancora una volta che quando i lavoratori si uniscono e lottano insieme possono ottenere giustizia e rispetto”.
Bologna, 18 marzo 2023
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Il Nursind ha fatto un grande passo, ma la sentenza del giudice del lavoro vale solo per i colleghi che hanno fatto ricorso e tutti gli altri che siano dipendenti o dimissionari continueranno a non vedere gli straordinari pagati dall'AUSL Bologna.
Foto, Ospedal Maggiore di Bologna tratta da wikipedia, CC BY-SA 4.0