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Infermiere informa il Medico che non interviene; Cassazione conferma il reato di rifiuto di atti d'ufficio

Dettagli
Scritto da Franco Ognibene
Categoria: Sentenze e leggi
Pubblicato: 08 Aprile 2021
  • Normative e sentenze
  • Cassazione
un passaggio della sentenza della corte di cassazione 2021

Il quotidiano dell'infermiere di reparto consiste nel sorvegliare nelle 24 ore lo stato di salute dei pazienti ricoverati che gli sono affidati. Quando l'infermiere rileva delle condizioni cliniche alterate, agisce, seguendo prescrizioni, procedure o in mancanza informando tempestivamente il medico.

Il fatto ha visto un medico non intervenire davanti alla chiamata di un infermiere, la sentenza è andata in Cassazione che, verso il medico, ha confermato il precedente giudizio, colpevole di rifiuto d'atti d'ufficio.

 La sentenza della Cassazione per la sua importanza è stata riportata da FNOPI.

Il Medico colpevole di rifiuto d'atti d'ufficio, come è accaduto?

I fatti sono occorsi nel reparto di cardiologia intensiva di Firenze nel 2017 e sono riportati nella sentenza della Corte di Cassazione.

Il paziente era stato visitato alle 9.30 alla mattina e la terapia modificata.

La prima segnalazione da parte di un infermiere, verso le 10.00 mentre il medico stava studiando proprio quel caso, riportava, l'agitazione del paziente e la richiesta del paziente di parlare con il medico.

Verso le 10.30 le condizioni cliniche del paziente si sono aggravate, l'intervento del medico secondo procedure e protocolli adeguati ma per le condizioni critiche il paziente è deceduto.

La sentenza della suprema Corte di Cassazione definisce l'infermiere come figura professionale qualificata che ha avvisato il Medico e questo è stato determinante.

 

 

 

Che cos'è il reato di "rifiuto di atti d'ufficio"?

Art. 328 del codice penale.
Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione.

Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.

La sentenza consente almeno altre due riflessioni:

La prima riflessione è che la suprema Corte di Cassazione da un lato definisce l'infermiere come l'esperto a cui il medico deve fare riferimento ed è un concetto veramente semplice da comprendere. La Cassazione nella sentenza definisce anche l'infermiere come personale ausiliario infermieristico, e come paramedico, con una sentenza del genere si può sorvolare sui dettagli e guardare al contenuto. Ma però ci da un idea di quanto la professione dell'infermiere sia sconosciuta anche a chi la deve giudicare.

La seconda riflessione è sul paziente, perchè il paziente chiede di parlare con il medico?

Lo stato di agitazione nascondeva dei sintomi/problemi di salute imminenti?

Il dubbio che anche se al momento i parametri sono stabili il paziente ha qualcosa che non sa esprimere o che non sa di dover esprimere all'infermiere che ne può comprendere la gravità e l'urgenza. Il paziente chiede solo di parlare con il medico, ma la richiesta di un colloquio non è una richiesta di intervento per un aggravamento dei sintomi. Perchè il paziente non si rivolge all'infermiere per avere un' assistenza mirata e rapida?

La richiesta di un paziente che chiede di parlare al medico, l'ho avuta altre volte e per fortuna il medico era andato rapidamente e dopo era emerso che c'erano dei sintomi nuovi. Esperienze che insegnano ad indagare richieste di colloquio almento con la domanda "ha dei problemi o sintomi da riferire con urgenza?" una scelta personale, ma la corretta identificazione del ruolo dei sanitari è una priorità poco percepita.

 

Il paziente che accede in reparto oltre alla comunicazione di orari e servizi dovrebbe essere anche informato di come comunicare.

 

Risorse: 

Scarica la sentenza

wiki Rifiuto di atti d'ufficio

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