Il 6 febbraio su Quotidianosanita.it il comunicato di Anaao Assomed "Orario lavoro. Parte “maxi risarcimento” dei medici per il mancato “riposo”", dopo anni di sollecitazioni hanno ottenuto il riconoscimento delle anomalie della turnistica dei dirigenti medico da parte della comunità europea e quindi partiranno i ricorsi.
Obiettivo avere un indennità ma questa azione potrà fare da apri pista anche per gli infermieri?
La pagina della sintesi della direttiva riporta (LINK):
Ai fini della chiarezza e della trasparenza del diritto comunitario, la presente direttiva codifica la vecchia direttiva di base 93/104/CE del Consiglio, del 23 novembre 1993, nonché la sua modifica tramite la direttiva 2000/34/CE, del 22 giugno 2000, del Parlamento europeo e del Consiglio. Essa si prefigge di creare un equilibrio tra l'obiettivo principale di salute e sicurezza dei lavoratori e le esigenze di un'economia europea moderna.
Organizzazione del tempo di lavoro
Il tempo di lavoro * corrisponde al periodo durante il quale il lavoratore è al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività ovvero delle sue funzioni, in conformità delle legislazioni e/o delle prassi nazionali.
Gli Stati membri adottano i provvedimenti necessari affinché ogni lavoratore possa beneficiare di:
- un periodo minimo di riposo * giornaliero di undici ore consecutive su ventiquattro ore;
- un tempo di pausa per un lavoro giornaliero superiore a sei ore;
- un periodo minimo di ventiquattro ore di riposo in media senza interruzione successivo ad ogni periodo di sette giorni, che va ad aggiungersi alle undici ore di riposo giornaliero;
- una durata massima settimanale lavorativa di quarantotto ore, ivi comprese le ore di lavoro straordinario;
- un congedo annuale retribuito di almeno quattro settimane.
I dirigenti Medici in servizio per giorni consecutivi con il ricorso di ANAAO ASSOMED porteranno avanti delle richieste per ottenere un indennità, le richieste sono:
Anaao sta strutturando un sistema di azione legale che chieda, al governo e/o alle amministrazioni, il giusto risarcimento, utilizzando i tabellini orari mensili mai contestati per dimostrare sia l’orario eccedente settimanale sia il mancato rispetto del riposo minimo giornaliero o settimanale ed il mancato godimento delle ferie annuali.
L’azione è diretta ad ottenere il riconoscimento del diritto ad una indennità:
- per ciascuna ora di superamento del limite delle 48 ore di lavoro settimanale (compresi gli straordinari);
- per le ore di mancato riposo:
• su base giornaliera (minimo 11 ore obbligatorie tra la fine di un turno e l’inizio del successivo);
• su base settimanale (24 ore di riposo settimanale a cui si aggiungono le 11 ore di riposo del giorno lavorativo precedente);
• su base annuale (almeno quattro settimane di ferie).
Il dato culturale ed organizzativo importante è che Medici e Dirigenti sanitari si riprendono il tempo perduto, mettendolo a disposizione del proprio benessere psicofisico o alla vita familiare, contro l’abuso fatto del loro lavoro professionale stressando oltre ogni legittimità orari e tempi di lavoro. E mettendo a rischio la sicurezza delle cure.
Articolo su Quotidianosanita.it
Il rimborso che potrebbero ottenere i medici potrebbe essere nell'ordine di decine di migliaia di euro cadauno quindi è chiaro che fare un azione legale ha un senso, questo però potrebbe fare da esempio per i sindacati infermieristici per impostare dei ricorsi per i turni degli infermieri.
Oggi un infermiere con le sue 13 mensilità, prende quanto un impiegato medio che ha 14 mensilità, fa un turno regolare dal lunedì al venerdi con 8 giorni più festivi a casa, mentre è nella norma per tanti infermieri fare mattina/notte, smonto/pomeriggio o saltare il riposo.