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Infermieri: normative e sentenze

Quanti crediti ECM per il triennio e quando si inizia?

Dettagli
Scritto da Franco Ognibene
Categoria: infermieri e norme
Pubblicato: 04 Ottobre 2021

L'idea del programma di "Educazione Continua in Medicina per i professionisti sanitari" in Italia è nata oltre 20 anni fa, l'obbligo della formazione continua è stato previsto prima dal DLgs 502/1992 e poi integrato dal DLgs 229/1999.

Nel 2002 il programma ECM viene avviato e oggi ad ogni triennio è necessario acquisire 150 crediti ECM, integrati dalle dovute riduzioni.

Il programma ECM si inserisce in un concetto di formazione continua, dove il professionista sanitario è tenuto a formarsi durante tutta la sua vita lavorativa.

L'obbligo di formazione continua è triennale e viene stabilito con deliberazione della CNFC ed è, per triennio pari a 150 crediti formativi.

Il numero di 150 crediti ECM si può rifurre a seconda di esoneri ed esenzioni.

Il raggiungimento dei crediti ECM previsti consente poi di avere ulteriori riduzioni, ad esempio:

  •  nella misura di 30 crediti, ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno maturato un numero di crediti compreso tra 121 e 150;
  • nella misura di 15 crediti, ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno maturato un numero di crediti compreso tra 80 e 120;
  • nella misura di 15 crediti, ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno soddisfatto il proprio dossier formativo individuale;
  • nella misura di 10 crediti, ai professionisti sanitari che costruiranno un dossier individuale ovvero saranno parte di un dossier di gruppo costruito da un soggetto abilitato.

Queste riduzioni sono poi valutate e modificate dalla Commissione Nazionale, oppure come per il triennio 2020-2022, in cui c'è stata una riduzione di 50 crediti ECM per il triennio a causa di un decreto legge.

Da quando si devono acquisire i crediti ECM?

La normativa prevede che l'obbligo decorra dall' 1 gennaio successivo alla propria data di iscrizione dell'ordine professionale.

Da un punto di vista pratico è consigliabile iniziare corsi ECM delle specialistiche preferite per avere qualche cosa da mettere nel proprio cv o per avere dei punti per i concorsi.

Se non si raggiungono i 150 crediti ECM sono previste sanzioni?

Devi tenere presente che il programma ECM ragiona per triennio, inoltre i crediti acquisiti sono inseriti entro 90 giorni dalla conclusione dell'evento ECM. 

Attualmente il sistema ECM è sempre più informatizzato, attraverso lo spid o la CIE è possibile accedere a COGEAPS e vedere la propria posizione dei crediti ECM, chiedere esoneri o esenzioni, inserire i dati di corsi mancanti o spostare da un triennio all'altro i crediti ECM. Non riuscire a fare il minimo di crediti ECM richiesti è veramente difficile, soprattutto per il fatto che il triennio 2020-2022 prevede solo 100 crediti ECM e il 2020 a causa della pandemia ha visto un esplosione dei corsi FAD.

L'Ordine degli infermieri o di qualsiasi professione può ricevere report di chi non ha soddisfatto l'obbligo formativo.

Il professionista è soggetto all'obbligo formativo, non l'azienda sanitaria, se forma i professionisti lo fa perchè ha un incipit per favorire la crescita dei lavoratori o un obbligo verso il sistema di accreditamento.

La mancanza dei crediti ECM porta l'Ordine ad intervenire, prima con l'invito a recuperare i crediti ECM fino ad arrivare alla sospensione del professionista.

La formazione del professionista è un obbligo?

La normativa ha imposto l'obbligo della formazione continua, ma nel tempo il concetto è entrato nel Codice Deontologico e di conseguenza nello status di essere un professionista sanitario.

La formazione continua consente al professionista di essere al passo con i tempi, di essere attento alle novità perchè intimamente convinto che questo faccia parte di se.

Sitografia:

https://ape.agenas.it

Foto di Jan Vašek da Pixabay 

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