In data 13 Gennaio 2011, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il D.M. 9 novembre 2010: è ' il profilo delle infermiere volontarie della C.R.I. L'infermiera volontaria della C.R.I non è un infermiera abilitata ai concorsi del SSN ed il termine infermiera è utilizzato impropriamente.

La formazione delle Crocerossine prevede la frequenza di un corso teorico-pratico, non universitario, biennale di 800 ore, che prevede tirocini professionalizzanti all'interno degli ospedali militari, ma anche in quelli civili,in ambulatori e centri assistenziali, prestate volontariamente . In ambito civile il diploma di Infermiera Volontaria corrisponde alla qualifica di operatore socio-sanitario specializzato (O.S.S.S.). L’O.S.S.S. è una figura di supporto all’infermiere e non una figura che sostituisce l’infermiere stesso. Con la pubblicazione della legge 108/2009, le Crocerossine sono state abilitate a svolgere le funzioni "proprie della professione infermieristica", limitatamente però ai servizi svolti "per le Forze Armate e la Croce Rossa Italiana". La norma ha suscitato da più parti perplessità, contrastando con il decreto ministeriale 739/1994 che all'art. 1 definisce la figura professionale dell'infermiere come colui " in possesso del diploma universitario abilitante (Laurea di I° livello, n.d.r.) e dell'iscrizione all'albo professionale”.

Di seguito riporto alcune criticità del decreto in oggetto.

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[omissis] (Il corso) ha lo scopo di preparare operatori sanitari con le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie a svolgere le funzioni connesse con l'assistenza infermieristica generale.

L'assistenza è di natura tecnica, relazionale ed educativa; è rivolta all'età evolutiva, adulta, geriatrica; riguarda gli aspetti preventivi, curativi, palliativi e riabilitativi.

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Al termine del Corso biennale l'Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana deve essere:

[omissis]

- in grado di saper rispondere alla domanda del bisogno, in qualsiasi modo e luogo questa venga formulata;

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(L'Infermiera Volontaria di Croce Rossa Italiana può:)

Insegnare e dare informazione sulla tutela della salute.

In assenza dell'infermiere laureato, o in collaborazione con ques'ultimo, ove presente, pianificare, gestire e valutare l'intervento assistenziale infermieristico.

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(L'Infermiera Volontaria di Croce Rossa Italiana può:)

Identificare il rischio di lesioni da pressione e predisporre il piano di prevenzione e cura.

Su indicazione e controllo del medico ovvero, ove presente, prestando collaborazione all'infermiere laureato:

[omissis]

- somministrare terapia (preventiva e curativa) per via enterale, parenterale e topica;

[omissis]

- controllare e cambiare medicazioni semplici e complesse;

[omissis]

- collaborare all'esecuzione di punture evacuative, diagnostiche e terapeutiche;

[omissis]

- provvedere al posizionamento e controllo del cateterino venoso periferico, sondino naso gastrico, catetere vescicale;

- provvedere all'esecuzione degli esami ematochimici sia venosi che arteriosi.

pag. 22

L'Infermiera Volontaria [omissis] deve:

- individuare il bisogno di assistenza;

- definire gli obiettivi, pianificare gli interventi, attuare e valutare i risultati [omissis]

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Al termine del 1° anno, l'Allieva Infermiera Volontaria C.R.I. deve essere in grado di identificare i bisogni [omissis], deve essere in grado di fornire prestazioni infermieristiche [omissis].

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[omissis] (L'Allieva Infermiera Volontaria C.R.I. al 1° anno deve essre in grado di eseguire:)

14) applicazione dei protocolli per la contenzione fisica della persona assistita;

19) applicazione di sonda ed esecuzione di clisteri evacuanti medicamentosi e nutritivi;

20) esecuzione di lavande;

22) modalità di raccolta e rilevazione dei caratteri dei campioni di secrezioni, escrezioni, escreati e loro conservazione a scopo diagnostico;

25) inalazione e somministrazione di ossigeno;

29) preparazione e somministrazione della terapia orale, intramuscolare e sottocutanea;

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Alla fine del 2° anno, l'Allieva Infermiera Volontaria C.R.I. deve essere in grado di identificare i problemi individuali che richiedono assistenza infermieristica in settori specialistici [omissis], fornire l'assistenza infermieristica rivolta a persone sane e malate sia in ospedale che nella comunità [omissis].

[omissis] (L'Allieva Infermiera Volontaria C.R.I. al 2° anno deve essere in grado di:)

2) elaborazione dei piani di assistenza infermieristica;

8) attuazione di interventi di immobilizzazione (apparecchi gessati, bendaggi, trazioni);

9) attuazione di interventi di mobilizzazione (protesi, riabilitazione);

17) preparazione ed esecuzione del posizionamento del catetere vescicale a permanenza e sua gestione;

18) cura di stomia intestinale e tracheale;

19) rimozione dei punti di sutura in ferita rimarginata;

20) medicazioni dei punti di inserzione di: catetere venoso periferico (ago cannula), catetere venoso centrale, drenaggi;

21) medicazione semplice e complessa di ferita chirurgica;

22) aggiornamento periodico della cartella infermieristica;

26) esecuzione di elettrocardiogramma;

27) preparazione e posizionamento del catetere venoso periferico e sua gestione;

33) esecuzioni di esami ematochimici;

36) modalità di carico e scarico delle sostanze stupefacenti secondo procedure in usa e loro somministrazione;

37) preparazione, esecuzione e controllo della terapia (preventiva e curativa) enterale (orale, sublinguale, rettale); parenterale (ipodermica, intramuscolare, endovenosa); topica (percutanea, transmucosa);

38) preparazione, somministrazione e controllo della terapia infusionale;

40) verifica, sorveglianza e segnalazione dell'effetto terapeutico e/o degli effetti collaterali;

46) assegnazione di codici di priorità (triage) [omissis] ;

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[omissis]

L'infermiera Volontaria considera la salute come bene fondamentale dell apersona e della collettività e si impegna a tutelarla con attività di prevenzione, cura, riabilitazione, nell'ambito dei suoi compiti.

L'Infermiera Volontaria svolge servizi socio-sanitari presso unità sanitarie territoriali e mobili della Croce Rossa, delle Forze Armate, del Dipartimento della Protezione Civile e, se richiesto, del Servizio Sanitario Nazionale.

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6) L'Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana è tenuta ad osservare rigorosamente il segreto professionale, in quanto infermiera [omissis] .

Considerazioni generali:

- la formazione è decisamente limitata, tranne alcune particolarità della Croce Rossa, come le maxiemergenze, l'intervento in zone di guerra o il diritto internazionale, è il programma di un corso OSS con formazione complementare;

- infermiere laureato è sempre scritto in minuscolo, Infermiera Volontaria invece è sempre scritto in maiuscolo (e non è solo "forma");

- la presenza dell'infermiere laureato non è mai obbligatoria (ove presente), lasciando ampi spazi di autonomia alle volontarie C.R.I.;

- viene citato solo l'infermiere laureato, senza alcun rimando alla norma sull'equiparazione dei titoli (sembra che, nonostante l’equipollenza dei titoli, il decreto voglia far passare le infermiere volontarie come superiori agli infermieri con titoli equipollenti;

- non vi è nessuna norma riguardo la responsabilità civile e/o penale;

- vengono definite "operatori sanitari";

- si mortifica la libera professione e si colpiscono indebitamente gli infermieri liberi professionisti, consentendo alle Delegazioni C.R.I. di fornire prestazioni infermieristiche complesse in modo gratuito, tramite le Infermiere Volontarie;

- si ghettizza il sesso maschile, essendo impossibile per loro accedere ai corsi per Infermiere Volontarie della C.R.I.;

- per paradosso gli infermieri, anche Specialisti Clinici, che prestano servizio nell'Esercito Italiano sono inquadrati come Sottufficiali, mentre le Infermiere Volontarie sono Ufficiali. In caso di collaborazione quindi, gerachicamente, sono superiori.

- Si va ad intaccare l’art. 32 della costituzione Italiana e non si rende un’assistenza sanitaria infermieristica corretta e uniforme, creando un grave danno alla tutela della salute dei cittadini.

 

 

Dr. Inf. Carmelo RINNONE